Poesie Fb (2023)

15 Novembre 2024
Ho fatto il possibile per dimostrare a chi mi ama che non critico i loro soldi. Ma continuano a pensare che li amo per i loro soldi. Li amo perchè loro lavorano mentre io spendo. Questo pensano. A nulla è servito vivere di niente, per strada. Contavano gli anni ed il debito ero troppo. Per risarcire i primi diciott’anni in casa avrei dovuto spenderne trentasei in strada. E pure allora non avrebbero capito. L’unica via d’uscita era la felicità: trovarmi una baracca ed essere felice. Il vecchio venne poi a trovarmi ma ancora conservavo il ricordo di quei dolci diciotto anni, ed il senso di approvazione per essere un suo schiavo. Ora sono libero ma non stringo nulla in mano. Nulla di piacevole. Nati in cattività ameremo per sempre il denaro. Poi nel dubbio il vecchio lasciò tutto, distrusse il telefono, sciolse le amicizie, smise di temere. Ci ritrovammo come fratelli.. consapevoli del prezzo – finalmente – e della forza. Ti amo perchè sei cio che avrei voluto essere. Ti odio perchè sei cio che io temo di essere. Sono cio che tu hai nascosto. Al di là di queste tre menzogne vivo io che non so chi sono. Diffido dalla morte e dalla pazzia. Sono folle e morto….
… Continuano a pensare che le anime semplici siano stupide. Le anime semplici scelgono di proposito la vulnerabilità. I cosiddetti furbi usano le loro doti a riprova della propria superiorità. Ti manipolo quindi ti supero. Puoi superare una formica schiacciandola, un leone sparandogli addosso. Ti chiedo però: sei sicuro di averlo superato. La gratificazione è troppo ghiotta, restiamo incarcerati dai nostri stessi poteri.


15 Ottobre 2023
Grazie a voi ho scoperto il solco tra cio che si vede e cio che non si vede. Per essere fedeli all invisibile è necessario piu di uno sporadico atto di coraggio. Bisogna che si rinunci ad ogni ambizione, dignità apparente, sogno e che ci si assuma le responsabilità che si hanno a tiro. Non cè atto di proprietà: chi vede il danno lo prende. Chi da nome possiede la cosa. è vero che vince il masochista: dato che non cè morte, tutto rafforzerà. Meno mi muovo e più somiglio ai morti. Se mi tieni in sacco cè un motivo: non violi il giuramento coi tuoi lari, non esci dal cerchio.
Basta un filo di vento a ribaltare tutto e ci si trova fuorilegge. Ecco perchè mi allontano. Pesti le zampe alla puzzola e quella si difende. Sono la stupida cavia di una minuscola attività poliziesca. Tutto è degno e serve una causa. Sono un sughero sulla superfice di acqua, senza funi sbatacchio ovunque. Ammaccato ormai mi rassegno guardando dall alto al basso le ancore ed i pali della luce. Di cosa hai bisogno per star fermo. Ed io? nulla, sono nel regno causale, il bleff del tempo è palesato e stan fissi solo i greggi. Altezzosi e scherzosi greggi. Cristo non rideva mai. La gioia è per le congreghe di rilegatori. La tristezza porta ad Avalon. Non sono piu un uomo. Cosa è un uomo. Cosa è un palo. Cosa è un ancora. Tornare sui miei passi per sfidarmi a ricordarli. La prima volta a caso, la seconda per rito. Questo è il gioco di chi affonda gli altri. Sono la gravità o saturno e tu sei un sette che mi spaventa come una dignitosa copertina antica. La colleziono tra tante, nella stanza polverosa in cui rendo grazie al mistero e squadro il vento alla sera, complice dei tarli che ho in testa. Mi salvano dall essere di supporto a qualcosa o qualcuno. Nomini un dolore e ne sei fuori. Distruzione e nichilismo cancellati. Sotto le ceneri resta viva l antica radice. Chi l avrebbe vista in quel baccano. A questo son servite morti e le soddisfazioni finali. Radice lanci arieti su deserti di carbone. I fili del gomitolo sono troppi. Per far ordine taglio un grumo e nascono sbocchi brevi ed illusori. Continuo esasperatamente a giocare perchè la soluzione non mi troverà in attesa, sarà il passo che farò quando tutte le cime come piune voleranno via. Non un sorriso, non un rancore ne una malinconia. Non ho memoria degli uomini: fui spirito perchè questo è cio che è. E sotto lo spirito cenere polvere e nessun sentimento. Ricordati però: sono io a suonare con occhi scintillanti alle tue feste.


3 Ottobre 2023
Comunicato qualcosa che andava comunicato.
Riceverò una inattesa risposta che risveglierà il trauma.
Non avrò diritto di replica, era mia la colpa.
E adesso aspetto qui, conscio di star cercando null altro che la rovina definitiva. Arriverà un sorriso dopo l altro, a botta di confessioni, abbracciando il tradimento come una bigotta suo marito.
Forse sono una bigotta, forse sto cercando una sottile vendetta, rendendo impraticabile la vita di tutti.
Ma i cari se ne fregano, passano sopra, sotto, attraverso.
Sono superiori ed inferiori. E per questo perdono.
Ci sarebbe un unico modo per sfuggire, fermarsi a capire.
Ma cio richiederebbe troppo tempo, troppo lavoro, troppe rinunce.
Ed i bambini sbaverebbero, le pappe diverrebbero fredde, Homer Simpson strillerebbe in cerca di attenzioni e poi cacche nei pannolini e bambini che a vent anni non sanno ancora ne leggere ne scrivere.
Solo piangere.
Forse allora si sarà raggiunto un primo risultato.
Il totale blocco del sistema e le dovute anime in sacrificio per la cura.
Ci sono guerre di continuo nel mondo e non servono a null altro che a moltiplicare la distruzione.
Se solo ci decidessimo a morire per conto nostro arenandoci nella povertà, nella bava, nei fluidi corporei, nella polvere, nello schifo ed in tutto quello che gettiamo via dalle nostre case con i morti bè.. se facessimo cosi non servirebbero piu di due generazioni per rimettere tutto in ordine. Forse torneremmo cio che siamo nati per essere: magma, fluido insensiente.
Cosa siamo invece? Meno. Molto meno di questo. Spaventapasseri puzzolenti.
Oppure funziona cosi: vince il leone e perde la gazzella.
Alcuni si drogano, altri fanno carriera.
Certi vivono nelle case, altri nelle baracche.
Cio non toglie che lo spaghetto al formaggio che sognavo di farmi non ha il sapore sperato. Stavo peggio o stavo meglio?
Rimpinguati di gergo psichiatrico ci orientiamo come lumache nel labirinto che cerca da noi soltanto il tempo.
Resta il suono di questa petulante scrittura, di questo compare affiatato che si avvicina tanto piu accetto la sofferenza e cerco la morte.
Ho comunicato qualcosa che andava comunicata,
adesso aspetto la risposta demenziale e giustificabilissima.
E’ ferito ed a ferirlo sono stato io accusandolo d’avermi ferito prima lui.
Adamo ed eva incolpano Dio e Dio incolpa Eva.
Adamo come un coglione se la ride, è lui quello che fa carriera.
Ho comunicato qualcosa oppure ho camminato verso la vetrina in cui è esposto il marchingegno in cui viviamo? Con le nostre minuscole penosissime marionette.
Una cosa è certa: o vinciamo tutti o non vincerà nessuno. E sono troppo autistico per accettare la tua prossimità. Siamo tutti troppo autistici per accettare una comunicazione non fisica. Orge e scazzottate. Dal momento che nessuno ha mai considerato l’Arte un fine e non un mezzo.
Siamo fatti di Arte, di suoni, colori, sillabe, gesti e ricombinazioni continue. Eppure si continuano ad esporre quadri, incidere dischi e lasciare che il corpo di cui siamo fatti sia incarnato solo dalle classifiche.
Tutto è pazzia, la pazzia delle frasi non contraddittorie.
Ho comunicato qualcosa che dovevo comunicare.
Ogni risposta è ridicola.
Lo specchio che mi riflette è vuoto.


29 Settembre 2023
Tutto intorno a me non ha senso..
Alienazione..
Sono un fantasma non desiderato se mi aggiro tra i cari..
La vita è un ring, si lotta per le briciole o si muore con le ali..
Gli angeli sono mastodontici eroi che nessuno vede.
Se non ci sarà un domani allora avrà comunque senso cio che ho fatto.
Nulla ha senso intorno a me..
Tra la gente sono nient altro che uno spaventapasseri.. un vile.. morto.
Attorno si muovono cose alimentate da gas nocivi.
La gente emana questa puzza.
E si spendono ore ed ore nei bar e nei circoli letterari, senza che questa tanfa sia nemmeno menzionata.
Ed io che ormai ho perso le parole..
.. continuo a sentire questa puzza e credo sia la mia.
Vi era un tempo in cui sapevo benissimo cosa provenisse da dove.
Ma adesso non ho piu parole e quella puzza mi accerchia.
Morirò col dito puntato addosso.
Una massa di maiali crederanno di essersi disfatti dell orrore.
Ma arriveranno altri dopo di me… asfissiati.
Diranno, cercheranno, spereranno.. per un tot numero di anni.
Poi si eclisseranno.
Perderanno le parole.
Resterà un pensiero vago fatto di immagini.
E queste si trasformeranno in mostri.
E le cronache si riempiranno di casi strani di cui parlare per giorni.
Per riempire i pasti della gente.
Puzza che diventa corpo.
E adesso sto delirando.. finalmente. Staccando la spina. Lasciando che i nessi tra una cosa e l altra si formino senza che io sia li a controllare.
Perchè ormai non ho piu forza per controllare.
Sono atterrito.
E guardo, sempre guardo, chi mi sta attorno.
Chi quella forza ce l ha.. chi ancora controlla se stesso,
chi sa cosa dire.
Ed emana una puzza tremenda che masochisticamente spero di assorbire e di farmene apparente mandante.
Pensieri importanti, profondi, desolazioni, che si disperdono dopo un piccolo urlo.
Cavalli imbizzarriti perchè una piccola formica gli sta mordendo la zampa.
Nessuno vede, nemmeno lui.. ma sente.
Si sente debole questo cavallo.
Con lo stomaco pieno di metallo, la testa piena di magnetismi elettrici, la minchia spenta.
Permettiamoci pure la volgarità, tanto per darla vinta al demone che mi vuole in fuga dai registri.
Discussioni borghesi. Finalmente son certo che le poche persone sensate che erano attorno a me.. lo erano per riflesso.
Nulla che non sia io stesso ho incontrato.
Il resto è merda.
Satanica merda indolcita.
Satanica merda sensata.
Satanica merda inoltrata con linguaggi mortali e studiati a tavolino milioni di anni fa.
Un colpo basso mi libererebbe da tutto, una mazza che sfiora le parti sessuali di chi mi sta attorno.
Ma diventerebbe un gioco pericoloso.
Innescherebbe gli schemi sbagliati, i paradigmi sbagliati, le risposte convenzionali.
E tornerei ancora una volta nel mio eremo fatto di distanze.
Non posso allontanarmi da nessuno perchè le voci di questi tranelli mi richiamano all ordine. Devo assistere. Si vuole che io assista a questo scempio. Si vuole che io diventi cio che da piccolo giudicavo: un troglodita senza anima.
Ora so che l anima è dove meno te la aspetti. Nei morti. Che camminano tra i vivi. Che muoiono presto. Che nessuno capisce perchè siano nati.
Questi morti viventi come me sono il tappeto ripugnante che assorbe tutti i sogni dei borghesi, dei film anni ottanta, di tutto quello che va avanti comunque.
E poi amore. Amore. Amore. E nulla di eroico o erotico.
Amore sopra ogni cosa. Cioè cura. Cura ed attenzione, affinche tu stia al tuo posto. Quello assegnato.
Non spostarti perchè ti amo. Non spostarti perchè se ti allontani ti perdi. E se ti perdi non aspettarti altro che l incontro con la verità.
Ti divorerò amandoti. Ti divorerò perchè i morti si divorano.
Troglodita, ti divorerò e farò della tua testa un trofeo. La mia collana sarà piena di teste. Diventerò sindaco. Otterrò l appalto. Mi fotograferanno in giacca e cravatta e le mie frasi insulse finiranno sui muri del Rotary Club.
Ora stai sicuramente indispettendo qualcuno.
Purtroppo devo lasciarti da solo ma fin qui mi sei piaciuto.
Il troppo stroppia. I nomi vengano pur fatti intendere ma non li si sputi fuori in questa maniera.
Perchè a me, il dito puntato addosso non piace.
Amico mio tu sai che ogni situazione è diversa e che stai generalizzando.
Lo sai.
Si lo so e so anche che è questa la puzza piu grande. La tanfa, la vomitevole e ripugnante essenza di cui mi nutro da anni.
L idea che non si possa generalizzare.
E che ogni caso va guardato singolarmente.
Fino a perdersi.
Perdercisi dentro.
Per il tempo non superiore al battito di ciglia.
Poi ci si ritrova ancora in un caffè ed una sigaretta, al bar dello sport e finalmente sono le otto di mattina e poi è gia weekend.
La macchina macina ma tu, lurido stronzo, non permetterti di generalizzare.

 

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Scritto da Amerigo Mancini

Il mio lavoro è una ricerca che va avanti da almeno vent’anni. Ho frequenti sbalzi di umore. Sono stato rincoglionito per molti anni. Anche tu lo sei stato. Forse lo sei ancora. Sputo su chi mi sta antipatico. Chi ha segreti verrà pubblicamente sputtanato.

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