Industriosità Accanita

Creare mille opinioni su un punto per rendere quel punto vero

TITOLO ORIGINALE: “Industriosità Accanita: Creare mille opinioni su un punto per rendere quel punto vero”

Per spiegare questo video, scrivo una poesia ermetica e dopo la spiego.
NOTA: quanto scritto qui è stato assemblato a caldo dopo il montaggio. Il gergo è ermetico e forse non troppo “attraente”.
NOTA 2: ANCHE QUESTO VIDEO E’ STATO BIROLLIZZATO ALLA UPF di BARCELLONA

POESIA
Livelli su livelli, guardano *1
Un punto cresce di potenza. *2
Frammenti interrotti. *3
Il respiro che non c’è. *4
L’alternanza rotta con l’accanimènto randomàtico. *5
Inizio e smetto. *6
Al primo accenno stacco. *7
Cambio metro. *8
So che sono noioso. *9
Oltre la noia, nell’accanimento la gioia. *10
Siamo giunti a qualcolsa. *11
Decido di cancellare cio che ho fatto. *12

SPIEGAZIONE ASTERISCHI.
*1 Elenco dei livelli.
1) Una primo livello è stato registrato in simultanea da la canon m10 che riprende me mentre guardo filmati, ci disegno sopra e mostro oggetti alla telecamera. In simultanea è stato catturato lo screencast del laptop. L’asset sul laptop era questo:
a) filmati di un giorno del mio video diario riprodotti con mediaplayer. Il software ha uno slide per poter andare avanti e indietro come se si stesse scratchando su un piatto per dj;
b) due tracce audio caricate su chrome e azione con scorciatoie da tastiera. Sono due discorsi. Uno di Osho e l’altro di Alejandro Jodorowsky. Ogni tanto ne aziono uno e poi lo stoppo.
c) tool per disegnare sull schermo. Questo tool mi consente anche di zoommare
Il primo livello ha ovviamente la durata dell’intero video. E’ l’unico livello che è spalmato su tutta la timeline.
2) Il secondo livello è diviso in frammenti. Quattro frammenti. Ognuno di questi frammenti dura fino a che non mi stanco con il metodo selezionato. A quel punto interrompo la registrazione, scelgo un nuovo metodo creativo e riproduco il filmato dal punto in cui l’avevo interrotto. Elenco frammenti:
a) Il primo frammento (min0:00-3:15) è la webcam che mostra me che vedo in simultanea il primo livello.
b) Il secondo frammento (3:35-7:53) è un testo che viene scritto e commenta più o meno randomicamente cio che viene mostrato.
c) Durante il terzo frammento (7:53-13:50) mostro piccoli oggetti che sovrappongono una o entrambe le metà dello schermo splittato.
d) Testo (13:50-21:50). Il quarto frammento riprendo a scrivere. Questa volta mi concentro ad elencare parti del mio corpo o abito. Parti del mio “me” fisico.
e) (21:50-fine) Nell’ultimo frammento mi riprendo ancora dalla webcam nell’intento di mostrare maggiori monitor possibili. Cerco di mostrare il monitor della canon e del telefonino ma la luce non lo permetto. Per ricreare l’effetto immagine nell’immagine mi servo dunque di uno specchio.
*2 Mi riferisco al fatto che pur avendo un’attenzione non logico-mentale mentre faccio questi esercizi, la sommatoria delle varie (basse attenzioni) diventa molto intensa. L’effetto è come quello di tanti spettatori di uno spettacolo che seppur banale diventa pian piano importante per una sorta d’effetto magico. La magia in genere si basa sul catturare, ridirezionare e cristallizzare l’energia in un solo punto per la creazione di forme pensiero o per la ricerca-illuminazione di parti di se e degli altri.
*3 Spiegato gia nell’asterisco uno qui sopra
*4 Mi riferisco al fatto che nel montaggio avrei potuto scegliere di intervallare momenti in cui i tagli sono veloci a momenti in cui l’evento mostrato rimane lo stesso per alcuni secondi. Questo genere di alternanza è spesso usata nel cinema in cui alcuni dialoghi importanti vengono accentuati da sequenze di sole immagini e musica.
*5-*8 Spiegati in vari punti dell’asterisco numero 1.
*9 la noia è proporzionale alla capacità di agganciare lo spettatore all’inizio. L’intento però è quello di dimenticarsi lo spettatore e cercare di schizzare mentalmente sempre piu in alto. Togliere le barriere a questo “schizzo”, togliere le catene che mi tengono attaccato a schemi e valori terreni, è un delitto in questi esercizi. L’ipotesi è che tanto più saprò schizzare in alto e tanto più lo spettatore non si annoierà.
*10 La gioia è quando mi muovo velocemente. E’ come una danza fisica. Non c’è mente dentro. C’è la gioia di vedersi rappresentati all’unisono da qualcosa fuori di noi. Che puo essere il corpo, il gesto, un suono o un’immagine.
*12 Alcuni frammenti registrati sarebbe stato bello farli vedere. Eppure anche in questi casi non ho voluto estrarre questi contenuti speciali dalla massa di contenuti. Non ho voluto agire deliberatamente. Ho usato i tagli random e se una scena bella registrata viene tagliata, ben venga. C’è sempre almeno un fotogramma che richiama qualcosa anche se non la descrive totalmente. Il mistero parla più forte del palesàto.

IL MONTAGGIO
Comincio con il multicam. Dopodiche inizio a tagliare frammenti senza guardare. Seguo i tagli che mi suggeriscono le dita in una sorta di danza saltellante. Senza ascoltare. Taglio e basta. E poi creo buchi nei livelli piu alti per mostrare ogni tanto cio che accade al livello piu basso. Il livello piu basso è lo schermo splittato in due che mostra le due riprese simultanee effettuate all’origine.
L’unico filmato modificato è l’ultimo frammento in cui uno dei video ruota e si ingrandisce. L’effetto è stato creato randomicamente muovendo il mouse su keyframe scelti a caso.

MOMENTI SALIENTI
Guardando a posteriori ce ne sono alcuni. La carezza finale alla donna che viene mostrata dalla mano nello specchio e dalla mano del primo editor. Oppure il punti in cui scrivo “NON C’E’ NIENTE CHE PUOI FARE” (You cant do anything) e lo metto come fumetto che esce fuori da una finestra di un palazzo. Poi altri momenti.

CARTAIGIENICA
Compare spesso nei montaggi creati a Barcellona ma in tutti i miei montaggi partendo dal primo fatto all’età di quattordici anni, il protagonista non so perchè è la cartaigienica.

L’ESTASI DEL FARE TUTTO INSIEME
Questo genere di creazione sebbene apparentemente superficiale in realtà è una droga sana per la mente. E’ cibo per chi ha disturbi di attenzione. Poter fare tante cose senza dunque soffermarsi su nessuna, tiene la mente in una sorta di eccitazione gioiosa. Fare questo esercizio mi ha fatto uscire da una depressione. Mi sono sentito molto alleggirito dopo questo esercizio. Un’effetto del genere non riesco ad ottenerlo in nessun’altro modo.

TESTO SCRITTO NEL FLUSSO

 

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TAG: UPF INDUSTRIAL CARTAIGIENICA

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Scritto da Amerigo Mancini

Il mio lavoro è una ricerca che va avanti da almeno vent’anni. Ho frequenti sbalzi di umore. Sono stato rincoglionito per molti anni. Anche tu lo sei stato. Forse lo sei ancora. Sputo su chi mi sta antipatico. Chi ha segreti verrà pubblicamente sputtanato.

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